Menabò n. 177/2022

IN QUESTO NUMERO

Alcune considerazioni sulla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021

Michele Grillo riflette sul disegno di legge per il mercato e la concorrenza e propone due spunti di riflessione sulla mancanza di consenso diffuso per scelte politiche favorevoli al meccanismo di mercato. Il primo riguarda l’incapacità di cogliere la complementarità tra concorrenza nel mercato e istituzioni sociali che proteggono gli operatori dal rischio economico. Il secondo richiama la perdurante incomprensione delle ragioni, affermate nel referendum del 2011, del diritto di una collettività all’autoproduzione dei servizi pubblici locali.
Michele Grillo riflette sul disegno di legge per il mercato e la concorrenza e propone due spunti di riflessione sulla mancanza di consenso diffuso per scelte politiche favorevoli al meccanismo di mercato. Il primo riguarda l’incapacità di cogliere la complementarità tra concorrenza nel mercato e istituzioni sociali che proteggono gli operatori dal rischio economico. Il secondo richiama la perdurante incomprensione delle ragioni, affermate nel referendum del 2011, del diritto di una collettività all’autoproduzione dei servizi pubblici locali.
Cristina Montesi riflette sulla didattica a distanza e sulla lezione mista che rende la presenza degli studenti nelle aule universitarie sempre più rarefatta. Montesi mette in luce, in particolare, il rischio di eclissi dei Maestri e delle Maestre, di cui ricorda l’importanza e le caratteristiche, che possono svolgere efficacemente il loro magistero solo con lezioni in presenza. Anche per questo la didattica a distanza dovrebbe essere solo integrativa e va evitata l’istituzionalizzazione della lezione mista.
Cristina Montesi riflette sulla didattica a distanza e sulla lezione mista che rende la presenza degli studenti nelle aule universitarie sempre più rarefatta. Montesi mette in luce, in particolare, il rischio di eclissi dei Maestri e delle Maestre, di cui ricorda l’importanza e le caratteristiche, che possono svolgere efficacemente il loro magistero solo con lezioni in presenza. Anche per questo la didattica a distanza dovrebbe essere solo integrativa e va evitata l’istituzionalizzazione della lezione mista.
Emiliano Mandrone suggerisce che si sta affermando una élite di professionisti legati al mondo digitale che non ha nessuna intenzione di rinunciare ai miglioramenti che la tecnologia ha apportato nella propria vita per sottostare a capi che sono guidati soprattutto dal proprio egocentrismo. Mandrone ritiene che non sia ancora chiaro se si tratta soltanto di privilegiati o di precursori di un processo riformista; né è chiaro se essi possano contribuire a significative conquiste di carattere sociale.
Emiliano Mandrone suggerisce che si sta affermando una élite di professionisti legati al mondo digitale che non ha nessuna intenzione di rinunciare ai miglioramenti che la tecnologia ha apportato nella propria vita per sottostare a capi che sono guidati soprattutto dal proprio egocentrismo. Mandrone ritiene che non sia ancora chiaro se si tratta soltanto di privilegiati o di precursori di un processo riformista; né è chiaro se essi possano contribuire a significative conquiste di carattere sociale.
Enrica Morlicchio esamina il dibattito italiano sulla povertà negli ultimi 70 anni attraverso tre momenti chiave: l’inchiesta sulla miseria del 1952, l’istituzione della Commissione povertà nel 1984 e la sua soppressione nel 2012. Questi tre eventi permettono di capire perché, nel dibattito attuale, abbiano valore rappresentazioni stereotipate dei poveri che alimentano posizioni di radicale avversione a una misura di sostegno al reddito come il Reddito di Cittadinanza che quasi tutti i paesi europei hanno introdotto ben prima dell’Italia.
Enrica Morlicchio esamina il dibattito italiano sulla povertà negli ultimi 70 anni attraverso tre momenti chiave: l’inchiesta sulla miseria del 1952, l’istituzione della Commissione povertà nel 1984 e la sua soppressione nel 2012. Questi tre eventi permettono di capire perché, nel dibattito attuale, abbiano valore rappresentazioni stereotipate dei poveri che alimentano posizioni di radicale avversione a una misura di sostegno al reddito come il Reddito di Cittadinanza che quasi tutti i paesi europei hanno introdotto ben prima dell’Italia.

FOCUS

Andrea Pili ripercorre i principali risultati cui è pervenuta la letteratura economica esaminando i rapporti diseguaglianza di reddito e riscaldamento globale e le ragioni per le quali una distribuzione più diseguale del reddito entro e tra i Paesi peggiori le emissioni inquinanti di gas serra (in particolare CO2). Pili si sofferma in particolare sui recenti lavori di Thomas Piketty e Lucas Chancel, in seno al World Inequality Lab della Paris School of Economics, in quanto ritiene che essi rappresentino il culmine di questo filone di ricerca.

FOCUS

Patrizia Falzetti e Paola Giangiacomo esaminano i risultati delle prove INVALSI 2022 che permettono di individuare le ricadute della pandemia sugli apprendimenti scolastici. Le due autrici richiamano il positivo rallentamento del calo, rilevato lo scorso anno e alcuni incoraggianti segnali di ripresa. Ma permangono e sotto vari aspetti si aggravano i divari territoriali che penalizzano il Mezzogiorno e la variabilità tra scuole e classi è tale da suggerire che le opportunità di apprendimento egli studenti sono tutt’altro che eguagliate.

FOCUS

Arianna Saulini sintetizza i principali contenuti del 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia, pubblicato dal Gruppo CRC, che ci consegna una fotografia dell’attuazione dei diritti nel nostro Paese a tutto campo, sulla base di un’analisi dei principali ambiti di vita dei ragazzi/e. Saulini sottolinea che tra i fenomeni monitorati con crescente preoccupazione spiccano povertà minorile, denatalità e cambiamenti climatici.

CONTRAPPUNTI

Michele Raitano partendo dalle analisi contenute nel XXI Rapporto Annuale INPS, ragiona sul tema dei pensionati poveri sia guardando alla distribuzione delle prestazioni in essere sia, in prospettiva, riflettendo su cosa implichi una carriera sfavorevole per le pensioni future. L’elevata incidenza di carriere fragili, soprattutto fra le generazioni più giovani, porta a ritenere che sia urgente un intervento di natura sia predistributiva, sul mercato del lavoro, sia redistributiva, sulla regola di calcolo delle pensioni contributive.

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