Menabò n. 180/2022

IN QUESTO NUMERO

Le misure per contrastare la crisi del gas

Alfredo Macchiati e Rebecca Vitelli esaminano le misure per contrastare la crisi del gas di cui si discute in sede europea e analizzano, in particolare, quelle relative alla modifica dei meccanismi di mercato e alla redistribuzione degli “extra margini” delle imprese che operano in alcuni comparti della filiera dell’energia. Macchiati e Vitelli sostengono che, nel complesso, non sembra essere ancora emerso un progetto coerente di ridisegno del mercato che tenga conto del carattere non transitorio della scarsità di gas in Europa.
Alfredo Macchiati e Rebecca Vitelli esaminano le misure per contrastare la crisi del gas di cui si discute in sede europea e analizzano, in particolare, quelle relative alla modifica dei meccanismi di mercato e alla redistribuzione degli “extra margini” delle imprese che operano in alcuni comparti della filiera dell’energia. Macchiati e Vitelli sostengono che, nel complesso, non sembra essere ancora emerso un progetto coerente di ridisegno del mercato che tenga conto del carattere non transitorio della scarsità di gas in Europa.
Branko Milanovic critica severamente l’ONU e il suo segretario generale per la mancanza di iniziative a difesa della pace. Ricordando che l’ONU è l’unica istituzione creata dall’umanità con il compito di preservare la pace, Milanovic ne ripercorre la storia e indica alcuni fattori in grado di spiegare la sua latitanza nella guerra russo-ucraina: oltre agli interessi delle grandi potenze, il ruolo di miliardari e donatori del settore privato che, per l’insufficienza delle risorse dell’ONU, hanno assunto un ruolo sempre più importante.
Branko Milanovic critica severamente l’ONU e il suo segretario generale per la mancanza di iniziative a difesa della pace. Ricordando che l’ONU è l’unica istituzione creata dall’umanità con il compito di preservare la pace, Milanovic ne ripercorre la storia e indica alcuni fattori in grado di spiegare la sua latitanza nella guerra russo-ucraina: oltre agli interessi delle grandi potenze, il ruolo di miliardari e donatori del settore privato che, per l’insufficienza delle risorse dell’ONU, hanno assunto un ruolo sempre più importante.
Paul Sweeney sostiene che in poco più di 10 anni il capitalismo occidentale si è profondamente trasformato. La spinta è venuta da tre grandi crisi, quella finanziaria del 2008, quella da pandemia e quella, ancora in corso, dell’energia. Queste crisi hanno portato a un enorme aumento della spesa pubblica, ma per Sweeney il ruolo dello Stato non deve essere solo fiscale ma anche di creazione di ricchezza. In questo ruolo e con attenzione per la riduzione delle disuguaglianze lo Stato può assicurare il successo della transizione ecologica.
Paul Sweeney sostiene che in poco più di 10 anni il capitalismo occidentale si è profondamente trasformato. La spinta è venuta da tre grandi crisi, quella finanziaria del 2008, quella da pandemia e quella, ancora in corso, dell’energia. Queste crisi hanno portato a un enorme aumento della spesa pubblica, ma per Sweeney il ruolo dello Stato non deve essere solo fiscale ma anche di creazione di ricchezza. In questo ruolo e con attenzione per la riduzione delle disuguaglianze lo Stato può assicurare il successo della transizione ecologica.
Giuseppe De Arcangelis interviene sull’inflazione - che dall’inizio del 2021 colpisce, con rare eccezioni, le economie di tutti i continenti - osservando che la risposta delle Banche Centrali sui tassi di interesse è stata all’unisono e che l’energica reazione della FED ha comportato un apprezzamento straordinario del dollaro. Poiché alcune tendenze di fondo indicano che l’inflazione non sarà temporanea, De Arcangelis auspica che le autorità monetarie ne tengano conto – e in modo coordinato - per evitare conseguenze nefaste di breve periodo.
Giuseppe De Arcangelis interviene sull’inflazione - che dall’inizio del 2021 colpisce, con rare eccezioni, le economie di tutti i continenti - osservando che la risposta delle Banche Centrali sui tassi di interesse è stata all’unisono e che l’energica reazione della FED ha comportato un apprezzamento straordinario del dollaro. Poiché alcune tendenze di fondo indicano che l’inflazione non sarà temporanea, De Arcangelis auspica che le autorità monetarie ne tengano conto – e in modo coordinato - per evitare conseguenze nefaste di breve periodo.

FOCUS

Elena Ashtari Tafti, Mimosa Distefano e Tetyana Surovtseva studiano l'influenza della composizione di genere nell’impresa di primo impiego sulle carriere future dei neo e delle neoassunte. I loro principali risultati sono che il primo impiego in un'impresa con una quota maggiore di neoassunte è associato a un tasso di occupazione femminile più basso nel breve e lungo periodo mentre la presenza di un numero maggiore di donne manager ha un effetto positivo sull’occupazione delle neoassunte e sul loro ritorno al lavoro dopo il congedo di maternità.

FOCUS

Bianca Balsimelli Ghelli e Francesca De Matteis riassumono i principali contenuti del Rapporto 2022 su Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Dottori di Ricerca curato dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea. I dati presentati nel Rapporto consentono di acquisire una conoscenza dettagliata delle retribuzioni, delle attività e delle prospettive future dei Dottori di ricerca italiani e permettono, allo stresso tempo di diradare l’alone di mistero che spesso li circonda.

FOCUS

Annalisa Cicerchia e Andrea Cutillo esaminano l’andamento della spesa delle famiglie italiane per attività culturali. L’impatto negativo della crisi pandemica su questa spesa è stato molto rilevante; tuttavia, gli autori documentano che questa spesa è caratterizzata da tempo da una forte marginalità, infatti neanche nel periodo di massima espansione ha raggiunto il 3 per cento della spesa totale per consumi. Cicerchia e Cutillo mostrano anche l’influenza del titolo di studio e dell’attività economica svolta su questa spesa.

CONTRAPPUNTI

Pompeo Della Posta sostiene che parlando della Cina, i media europei si soffermano molto spesso sugli aspetti negativi che la caratterizzano, ignorando o sottostimando, quelli positivi e che ciò rischia di alimentare una crescente contrapposizione con l’UE, oltre a quella, già evidente, fra USA e Cina. Della Posta tenta di riequilibrare la narrativa su quel paese, con l’intento di favorire il mantenimento di un contesto di comprensione e dialogo con l’UE e aiutare così le prospettive di pace in un contesto internazionale sempre più difficile.

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