Menabò n. 183/2022

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Più strumenti per affrontare l’inflazione

Andrea Boitani partendo dalla considerazione che l’inflazione è oggi alimentata soprattutto dall’aumento del prezzo dell’energia ed ha significativi impatti di carattere distributivo e sulla strategia di riduzione delle emissioni inquinanti, argomenta come, per ridurre questi impatti e limitare i costi sociali della disinflazione, la politica monetaria deve essere affiancata da una politica comune europea per gli acquisti di gas nonché da strumenti regolatori e di command and control.
Andrea Boitani partendo dalla considerazione che l’inflazione è oggi alimentata soprattutto dall’aumento del prezzo dell’energia ed ha significativi impatti di carattere distributivo e sulla strategia di riduzione delle emissioni inquinanti, argomenta come, per ridurre questi impatti e limitare i costi sociali della disinflazione, la politica monetaria deve essere affiancata da una politica comune europea per gli acquisti di gas nonché da strumenti regolatori e di command and control.
Francesco Ferrante sostiene che il cambiamento del clima va addebitato non ai paesi di recente industrializzazione ma all’accumulazione di CO2 emessa in passato dall’Occidente per effetto dell’adesione a un modello di sviluppo tecnologico in campo energetico avverso all’ambiente. Per superare l’attuale situazione, caratterizzata da inerzia tecnologica e comportamentale, occorre un appropriato mix di politiche, condivise su scala globale, che però è di difficile implementazione a causa della crisi del multilateralismo.
Francesco Ferrante sostiene che il cambiamento del clima va addebitato non ai paesi di recente industrializzazione ma all’accumulazione di CO2 emessa in passato dall’Occidente per effetto dell’adesione a un modello di sviluppo tecnologico in campo energetico avverso all’ambiente. Per superare l’attuale situazione, caratterizzata da inerzia tecnologica e comportamentale, occorre un appropriato mix di politiche, condivise su scala globale, che però è di difficile implementazione a causa della crisi del multilateralismo.
Civil Servant interviene nel dibattito sul tetto all’uso del contante e sulla sua efficacia nella lotta ai traffici illeciti e a varie forme di evasione fiscale. Dopo aver argomentato che questi fenomeni possono prosperare anche in un’economia cashless, Civil Servant considera altre modalità di intervento sul contante diverse dal tetto e giunge alla conclusione che un’efficace lotta all’illegalità richiede altre politiche e le misure sul contante possono avere soltanto un ruolo secondario.
Civil Servant interviene nel dibattito sul tetto all’uso del contante e sulla sua efficacia nella lotta ai traffici illeciti e a varie forme di evasione fiscale. Dopo aver argomentato che questi fenomeni possono prosperare anche in un’economia cashless, Civil Servant considera altre modalità di intervento sul contante diverse dal tetto e giunge alla conclusione che un’efficace lotta all’illegalità richiede altre politiche e le misure sul contante possono avere soltanto un ruolo secondario.
Riccardo De Bonis ricorda che negli ultimi anni i pagamenti effettuati con strumenti elettronici diversi dal contante sono cresciuti, per effetto soprattutto della pandemia e la digitalizzazione dei pagamenti ha assunto forme diverse. De Bonis sintetizza le caratteristiche e gli andamenti recenti di Bitcoin e delle stable coin, soffermandosi sulle motivazioni del progetto dell’euro digitale, un’iniziativa complessa, la cui realizzazione sarà intrapresa sulla base di una valutazione approfondita dei benefici attesi.
Riccardo De Bonis ricorda che negli ultimi anni i pagamenti effettuati con strumenti elettronici diversi dal contante sono cresciuti, per effetto soprattutto della pandemia e la digitalizzazione dei pagamenti ha assunto forme diverse. De Bonis sintetizza le caratteristiche e gli andamenti recenti di Bitcoin e delle stable coin, soffermandosi sulle motivazioni del progetto dell’euro digitale, un’iniziativa complessa, la cui realizzazione sarà intrapresa sulla base di una valutazione approfondita dei benefici attesi.
Massimo Armenise e Barabara Baldazzi sostengono che per affrontare adeguatamente il fenomeno dell’abbandono scolastico, che è una delle priorità dell’Unione Europea, è necessario raffinare l’informazione territoriale. Propongono, quindi, un indicatore capace di scendere ad un dettaglio territoriale sempre più spinto, che consente di individuare la diversa incidenza territoriale dell’abbandono scolastico e di fornire al policy-maker informazioni utili per adottare misure appropriate per le aree e per le scuole maggiormente colpite .
Massimo Armenise e Barabara Baldazzi sostengono che per affrontare adeguatamente il fenomeno dell’abbandono scolastico, che è una delle priorità dell’Unione Europea, è necessario raffinare l’informazione territoriale. Propongono, quindi, un indicatore capace di scendere ad un dettaglio territoriale sempre più spinto, che consente di individuare la diversa incidenza territoriale dell’abbandono scolastico e di fornire al policy-maker informazioni utili per adottare misure appropriate per le aree e per le scuole maggiormente colpite .

FOCUS

Maddalena Cannito affronta il tema dell’occupazione femminile in Italia, ripensando alcuni assunti in tema di lavoro e di conciliazione famiglia-lavoro. In particolare, Cannito mostra i limiti di un approccio concentrato sulla sola promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro e richiama l’attenzione su due temi largamente assenti nel dibattito pubblico e politico: il ruolo maschile nella cura dei figli e la necessità di cambiare i modelli lavorativi dominanti.

FOCUS

Gianni Toniolo ci ha lasciato il 13 novembre scorso. Marco Magnani ricorda non soltanto i suoi fondamentali contributi alla storia economica del nostro paese, ma anche la sua straordinaria passione scientifica e civile.

FOCUS

Elisabetta Segre per interpretare la tendenza a crescere, anche in Italia, delle dimissioni volontarie esamina le principali informazioni statistiche relative alla domanda e all’offerta di lavoro e al loro incontro. Ne emerge un quadro fatto di chiari e scuri: da un lato l’aumento delle dimissioni e delle vacancies segnala una rinnovata dinamicità, in particolare di alcuni settori, dall’altro sembrano crescenti gli ostacoli all’efficiente abbinamento tra posti di lavoro disponibili e lavoratori in cerca di una migliore collocazione.

CONTRAPPUNTI

Michele Raitano ragiona sull’equità dell’innalzamento fino a 3000 euro della soglia di deducibilità dei fringe benefit recentemente introdotto dal Decreto Aiuti quater. Facendo uso dei dati dell’indagine EU-SILC, Raitano mostra che i percettori dei fringe benefit e delle varie forme di compensazione non monetaria sono in Italia relativamente pochi e concentrati fra i dipendenti a più alto salario. Questa misura presenta, dunque, chiari tratti di regressività e finirà per accentuare le disparità fra lavoratori.

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