Menabò n. 193/2023

IN QUESTO NUMERO

Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione. Che succede all’equità orizzontale?

Maurizio Franzini e Michele Raitano confrontano il Reddito di Cittadinanza con gli istituti destinati a sostituirlo, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro illustrando innanzitutto le loro differenze rispetto a eleggibilità, requisiti di accesso, scale di equivalenza e importi. Franzini e Raitano valutano poi i nuovi istituti dal punto di vista dell’equità orizzontale, cioè della parità di trattamento a parità di condizioni, e forniscono alcuni esempi del perché l’equità orizzontale è destinata a peggiorare.
Maurizio Franzini e Michele Raitano confrontano il Reddito di Cittadinanza con gli istituti destinati a sostituirlo, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro illustrando innanzitutto le loro differenze rispetto a eleggibilità, requisiti di accesso, scale di equivalenza e importi. Franzini e Raitano valutano poi i nuovi istituti dal punto di vista dell’equità orizzontale, cioè della parità di trattamento a parità di condizioni, e forniscono alcuni esempi del perché l’equità orizzontale è destinata a peggiorare.
Elena Granaglia affronta la domanda se sia possibile coniugare il sostegno al reddito per i poveri con il lavoro in modo da prendere sul serio il diritto al reddito. Dopo avere passato in rassegna le posizioni più critiche nei confronti della condizionalità al lavoro, Granaglia delinea i tratti principali che, secondo lei, dovrebbe avere una condizionalità attenta al diritto al reddito e conclude sostenendo che la distanza rispetto alle politiche attuate e a quelle in corso di attuazione è notevole.
Elena Granaglia affronta la domanda se sia possibile coniugare il sostegno al reddito per i poveri con il lavoro in modo da prendere sul serio il diritto al reddito. Dopo avere passato in rassegna le posizioni più critiche nei confronti della condizionalità al lavoro, Granaglia delinea i tratti principali che, secondo lei, dovrebbe avere una condizionalità attenta al diritto al reddito e conclude sostenendo che la distanza rispetto alle politiche attuate e a quelle in corso di attuazione è notevole.
Massimo Aprea, Giovanni Gallo e Michele Raitano utilizzando un modello di microsimulazione, stimano l’impatto della riforma che introduce Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e Lavoro in sostituzione del Reddito di Cittadinanza sulla platea dei beneficiari, sugli importi medi, sul costo per il bilancio pubblico e su disuguaglianza e povertà. Emerge che a fronte di un risparmio per le casse dello Stato, si ridurrà di molto il numero di potenziali beneficiari e si aggraverà, in particolare, l’incidenza della povertà.
Massimo Aprea, Giovanni Gallo e Michele Raitano utilizzando un modello di microsimulazione, stimano l’impatto della riforma che introduce Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e Lavoro in sostituzione del Reddito di Cittadinanza sulla platea dei beneficiari, sugli importi medi, sul costo per il bilancio pubblico e su disuguaglianza e povertà. Emerge che a fronte di un risparmio per le casse dello Stato, si ridurrà di molto il numero di potenziali beneficiari e si aggraverà, in particolare, l’incidenza della povertà.
Guido Baronio, Alessandro Chiozza, Luca Mattei e Benedetta Torchia, utilizzando gli ultimi dati di monitoraggio di Anpal sui beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai Servizi per il lavoro, si concentrano sul concetto di occupabilità restituendo un approfondimento specifico sulle storie lavorative dei beneficiari e l’effettivo livello di occupabilità, ricostruito utilizzando la metodologia implementata per il calcolo dell’assesment quantitativo (profiling) nell’ambito del Programma Garanzia di Occupabilità dei lavoratori (GOL).
Guido Baronio, Alessandro Chiozza, Luca Mattei e Benedetta Torchia, utilizzando gli ultimi dati di monitoraggio di Anpal sui beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai Servizi per il lavoro, si concentrano sul concetto di occupabilità restituendo un approfondimento specifico sulle storie lavorative dei beneficiari e l’effettivo livello di occupabilità, ricostruito utilizzando la metodologia implementata per il calcolo dell’assesment quantitativo (profiling) nell’ambito del Programma Garanzia di Occupabilità dei lavoratori (GOL).
Marina De Angelis commenta i risultati di un’indagine INAPP sull’impatto del ReI su deprivazione materiale e reddito familiare e sulle determinanti del take-up dai quali emerge l'impatto positivo della policy, l'importanza del progetto personalizzato e, rispetto al take-up, il ruolo dei punti di accesso, della collaborazione strutturata tra enti che attuano la policy e i vari attori nel territorio nonché della presenza di un'equipe multidisciplinare. Questi risultati sono rilevanti per il disegno di nuove misure di sostegno al reddito.
Marina De Angelis commenta i risultati di un’indagine INAPP sull’impatto del ReI su deprivazione materiale e reddito familiare e sulle determinanti del take-up dai quali emerge l'impatto positivo della policy, l'importanza del progetto personalizzato e, rispetto al take-up, il ruolo dei punti di accesso, della collaborazione strutturata tra enti che attuano la policy e i vari attori nel territorio nonché della presenza di un'equipe multidisciplinare. Questi risultati sono rilevanti per il disegno di nuove misure di sostegno al reddito.

FOCUS

Emmanuele Pavolini ricorda che cade, in queste settimane, il primo anniversario dell’Assegno Unico Universale (AUU) per figli e propone un primo bilancio di questo istituto. Pavolini illustra i risultati positivi conseguiti ma anche alcune criticità come il basso tasso di take up tra le fasce a reddito medio-alto, per il quale offre una spiegazione. Guardando al futuro Pavolini indica alcune direzioni di marcia e come procedere verso l’espansione dell’AUU senza generare effetti collaterali negativi.

FOCUS

Francesca Bergamante e Achille Pierre Paliotta utilizzando il database dell’Indagine Inapp-Plus 2021, analizzano la partecipazione alle attività formative e le sue caratteristiche principali, confrontando le diverse condizioni occupazionali, con un focus sugli occupati e sull’utilità dei percorsi formativi. Emerge che l’apprendimento permanente è poco diffuso in Italia, soprattutto tra i giovani, gli inattivi e le categorie ai margini del mercato del lavoro, e che sono pochi gli effetti positivi su carriera e retribuzione degli occupati.

FOCUS

Fabrizio Patriarca e Veronica Verzulli affrontano il tema del diritto soggettivo alla formazione lungo tutto l’arco della vita lavorativa toccando molte questioni, inclusa quella relativa alla scelta tra formazione specifica e generica. Patriarca e Verzulli spiegano perché una riforma che vada nel senso di affermare il diritto soggettivo alla formazione può contribuire a risolvere i problemi di fondo del mercato del lavoro e indicano come calarla nel contesto del sistema italiano.

CONTRAPPUNTI

Gianfranco Viesti e Carmela Chiapperini si chiedono come sarà l’Italia dopo il PNRR. Per rispondere partono dall’esame dei risultati che il nostro paese ha concordato con la Commissione Europea di raggiungere al 2026 e che ricadono in molti ambiti, dalle infrastrutture alle città dalla giustizia alla salute ai servizi destinati ai cittadini. Tuttavia, sostengono gli autori, se il PNRR segnerà l’avvio di una nuova fase dello sviluppo del Paese dipenderà soprattutto dalle politiche nazionali, specie quelle di bilancio e degli investimenti pubblici.

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