Menabò n. 194/2023

IN QUESTO NUMERO

La riforma spagnola del mercato del lavoro: luci e ombre (prima parte).

Magdalena Nogueira Guastavino in un articolo diviso in due parti illustra e discute la riforma del mercato del lavoro introdotta in Spagna dal governo di coalizione tra Partito Socialista e Unidas Podemos alla fine del 2021. In questa prima parte l’autrice illustra i molteplici contenuti della riforma presentando in modo dettagliato gli interventi diretti a limitare il ricorso al contratto a tempo determinato che la precedente riforma del 2012 aveva fortemente incentivato.
Magdalena Nogueira Guastavino in un articolo diviso in due parti illustra e discute la riforma del mercato del lavoro introdotta in Spagna dal governo di coalizione tra Partito Socialista e Unidas Podemos alla fine del 2021. In questa prima parte l’autrice illustra i molteplici contenuti della riforma presentando in modo dettagliato gli interventi diretti a limitare il ricorso al contratto a tempo determinato che la precedente riforma del 2012 aveva fortemente incentivato.
Alfio Mastropaolo presenta il suo libro Fare la guerra con altri mezzi (Il Mulino, 2023), che ricostruisce la parabola delle democrazie occidentali dalle loro remote origini ai nostri giorni. Mastropaolo considera decisivo per l’affermarsi dei regimi democratici l’incontro dello Stato con il mercato e ritiene che i ceti possidenti abbiano subito acceso su di essi un’ipoteca, allentata solo, e provvisoriamente, dal movimento operaio. L’incapacità di tali regimi di estendere le loro tecniche di governo alle relazioni internazionali ha favorito la comparsa di concorrenti agguerriti, economicamente e militarmente. C'è ancora tempo per correggere questo grave problema?
Alfio Mastropaolo presenta il suo libro Fare la guerra con altri mezzi (Il Mulino, 2023), che ricostruisce la parabola delle democrazie occidentali dalle loro remote origini ai nostri giorni. Mastropaolo considera decisivo per l’affermarsi dei regimi democratici l’incontro dello Stato con il mercato e ritiene che i ceti possidenti abbiano subito acceso su di essi un’ipoteca, allentata solo, e provvisoriamente, dal movimento operaio. L’incapacità di tali regimi di estendere le loro tecniche di governo alle relazioni internazionali ha favorito la comparsa di concorrenti agguerriti, economicamente e militarmente. C'è ancora tempo per correggere questo grave problema?
Chiara Giorgi ripercorrendo i principali problemi che oggi gravano, in diversi ambiti, sulla sanità pubblica in Italia, illustra le ragioni che hanno di recente portato alla fondazione di un Laboratorio su salute e sanità (Laboss), ossia di una rete multi e inter-disciplinare di studiose e studiosi con diverse competenze per condividere analisi, costruire interpretazioni comuni e sviluppare alternative per le politiche su salute e sanità in Italia, in una prospettiva internazionale.
Chiara Giorgi ripercorrendo i principali problemi che oggi gravano, in diversi ambiti, sulla sanità pubblica in Italia, illustra le ragioni che hanno di recente portato alla fondazione di un Laboratorio su salute e sanità (Laboss), ossia di una rete multi e inter-disciplinare di studiose e studiosi con diverse competenze per condividere analisi, costruire interpretazioni comuni e sviluppare alternative per le politiche su salute e sanità in Italia, in una prospettiva internazionale.
Giuseppe A. Micheli ricorda che la sospensione delle scelte procreative ha ormai 50 anni e ritiene che gli interventi, invocati da molti, “strutturali, sistemici, concreti e integrati” di sostegno materiale alle giovani coppie e di riequilibri, ancorché necessari perché i diritti al lavoro e alla salute, a un reddito base e a servizi di conciliazione casa-lavoro sono imprescindibili per l’equità sociale, non risolleveranno le nascite. Per questo, sostiene Micheli, occorre alzare il tiro e indica tre prospettive distinte da esplorare.
Giuseppe A. Micheli ricorda che la sospensione delle scelte procreative ha ormai 50 anni e ritiene che gli interventi, invocati da molti, “strutturali, sistemici, concreti e integrati” di sostegno materiale alle giovani coppie e di riequilibri, ancorché necessari perché i diritti al lavoro e alla salute, a un reddito base e a servizi di conciliazione casa-lavoro sono imprescindibili per l’equità sociale, non risolleveranno le nascite. Per questo, sostiene Micheli, occorre alzare il tiro e indica tre prospettive distinte da esplorare.

FOCUS

Emiliano Mandrone nota che ormai vi sono molte possibilità per organizzare il lavoro in modo da conciliare esigenze produttive e istanze individuali. Da un lato, con il lavoro da remoto, la settimana corta, il part-time, ecc. si può modulare l’impiego della forza lavoro in base alle caratteristiche dell’impresa e alla mansione svolte. Dall’altro, la tecnologia può favorire comunque la crescita della produttività. E’ però necessaria, sostiene Mandrone, la transizione verso ambienti lavorativi sensibili, innovativi, smart che richiede un’adeguata elaborazione culturale.

FOCUS

Pietro Cruciata, Chiara Perfetto e Giuliano Resce si chiedono in che misura i quotidiani pubblichino, per illustrare articoli su un medesimo argomento, immagini diverse. L’argomento prescelto dagli autori è il Reddito di Cittadinanza e l’analisi utilizza algoritmi di Image Captioning e Natural Language Processing su immagini pubblicate a corredo degli articoli su quell’argomento dai quotidiani con diffusione nazionale. I risultati mostrano come la posizione delle diverse testate si rifletta sulle rappresentazioni visive pubblicate.

FOCUS

Jacopo Tramontano e Jacopo Caja analizzano il fenomeno delle Grandi Dimissioni in una prospettiva comparata mettendo in evidenza che, anche in Italia, la maggiore incidenza delle dimissioni si ha tra i lavoratori fino ai trent’anni, con corrispondente aumento degli inattivi. Gli autori sostengono che le dimissioni sono normali in una fase di ripresa economica ma le motivazioni possono essere diverse. E le recenti dimissioni sembrano determinate in gran parte dal crescente rifiuto dei giovani di accettare condizioni di lavoro che potrebbero avere conseguenze negative sul loro benessere psichico.

CONTRAPPUNTI

Stefania Gabriele ed Emilia Marchionni osservano che il processo di attuazione dell’autonomia differenziata - cui recentemente è stata data un’accelerazione – deve misurarsi con numerosi e complessi problemi, soprattutto quelli distributivi connessi all’attuazione del federalismo fiscale, che pongono questioni imprescindibili: dalla fissazione del livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da garantire in tutte le regioni alla definizione degli strumenti perequativi e delle relative modalità di finanziamento, alla coerenza con le scelte di programmazione e i vincoli di bilancio del Paese.

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