Menabò n. 223/2024

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Le disuguaglianze territoriali nei diritti dei cittadini*

Gianfranco Viesti sostiene che le disparità territoriali nei diritti dei cittadini sono della massima importanza perché rappresentano una delle dimensioni delle disuguaglianze interpersonali e ricorda che in Italia tali disparità sono ampie e non tendono a ridursi. Viesti indica tre fattori da cui esse dipendono: la disponibilità di infrastrutture, i meccanismi di finanziamento dei servizi pubblici e la qualità delle amministrazioni e ritiene che l’autonomia regionale differenziata rischia di incidere su tali fattori aggravando la situazione.
Gianfranco Viesti sostiene che le disparità territoriali nei diritti dei cittadini sono della massima importanza perché rappresentano una delle dimensioni delle disuguaglianze interpersonali e ricorda che in Italia tali disparità sono ampie e non tendono a ridursi. Viesti indica tre fattori da cui esse dipendono: la disponibilità di infrastrutture, i meccanismi di finanziamento dei servizi pubblici e la qualità delle amministrazioni e ritiene che l’autonomia regionale differenziata rischia di incidere su tali fattori aggravando la situazione.
Ruggero Paladini analizza la diffusione dei conigli in Australia per illustrare il principio che l’attività umana, anche di un singolo, può provocare danni seri all’ecosistema e i rimedi possono essere anch’essi dannosi. Mr. Austin, spostandosi a metà dell’800 dall’Inghilterra all’Australia, provocò involontariamente la più rapida colonizzazione di una specie (conigli) di mammiferi. I danni all’ecosistema furono gravi e, dopo vari tentativi, si ricorse ai virus, che, fortunatamente, non crearono altri danni. Non si tratta di un unicum: è noto il caso dello scoiattolo grigio, e più di recente, del granchio blu.
Ruggero Paladini analizza la diffusione dei conigli in Australia per illustrare il principio che l’attività umana, anche di un singolo, può provocare danni seri all’ecosistema e i rimedi possono essere anch’essi dannosi. Mr. Austin, spostandosi a metà dell’800 dall’Inghilterra all’Australia, provocò involontariamente la più rapida colonizzazione di una specie (conigli) di mammiferi. I danni all’ecosistema furono gravi e, dopo vari tentativi, si ricorse ai virus, che, fortunatamente, non crearono altri danni. Non si tratta di un unicum: è noto il caso dello scoiattolo grigio, e più di recente, del granchio blu.
Claudio De Vincenti, presentando un suo recente volume, suggerisce che nei casi in cui il mercato non conduce a risultati efficienti - i c.d. fallimenti del mercato, che indicano anche come la ‘mano invisibile’ svolga con fatica il suo ruolo di coordinamento - il governo non può limitarsi a rimediare a quei fallimenti, ma deve interagire con il mercato per contribuire a determinarne le dinamiche, con interventi ispirati a principi di solidarietà, uguaglianza delle opportunità e libertà effettiva. Vista la loro rilevanza, il Menabò tornerà su questi temi.
Claudio De Vincenti, presentando un suo recente volume, suggerisce che nei casi in cui il mercato non conduce a risultati efficienti - i c.d. fallimenti del mercato, che indicano anche come la ‘mano invisibile’ svolga con fatica il suo ruolo di coordinamento - il governo non può limitarsi a rimediare a quei fallimenti, ma deve interagire con il mercato per contribuire a determinarne le dinamiche, con interventi ispirati a principi di solidarietà, uguaglianza delle opportunità e libertà effettiva. Vista la loro rilevanza, il Menabò tornerà su questi temi.
Zachary Parolin, basandosi su una sua recente ricerca, indaga livelli e meccanismi della persistenza intergenerazionale della povertà in 5 paesi: Australia, Danimarca, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Le differenze tra i paesi sono rilevanti e gli Stati Uniti si distinguono per la debole rete di sicurezza sociale e per la difficoltà a ricondurre la persistenza della povertà ai molteplici fattori che possono determinarla. Servono quindi politiche che non solo riducano la povertà infantile, ma diano anche sostegno in età adulta.
Zachary Parolin, basandosi su una sua recente ricerca, indaga livelli e meccanismi della persistenza intergenerazionale della povertà in 5 paesi: Australia, Danimarca, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Le differenze tra i paesi sono rilevanti e gli Stati Uniti si distinguono per la debole rete di sicurezza sociale e per la difficoltà a ricondurre la persistenza della povertà ai molteplici fattori che possono determinarla. Servono quindi politiche che non solo riducano la povertà infantile, ma diano anche sostegno in età adulta.

FOCUS

Paola Biasi e Maria De Paola analizzando l'impatto di breve termine dei recenti interventi legislativi sul congedo parentale trovano che l’utilizzo di questo strumento è cresciuto tra le madri di bambini di età inferiore a 13 mesi. L'effetto sui padri, invece, rimane incerto. Solo il tempo potrà chiarire se queste misure incoraggeranno i padri ad assumere un ruolo maggiore nella cura dei figli (soprattutto quando i bambini saranno più grandi), realizzando una maggiore parità nella distribuzione dei compiti di cura tra i genitori.

FOCUS

Lisa Dorigatti prende spunto dalla rinnovata centralità delle analisi basate sul potere nello studio comparato del capitalismo per discutere l’importanza di questo tema per la definizione e l’efficacia delle politiche. Richiamando esempi relativi a tre specifici ambiti di azione (il contrasto alle diseguaglianze, la garanzia di salari adeguati e le politiche per la giusta transizione) Dorigatti mostra come la questione del potere sia un elemento spesso poco discusso, ma che dovrebbe invece essere centrale nella definizione delle opzioni di policy.

FOCUS

Massimiliano Massimiliani ripercorre l'evoluzione storica dell'orario di lavoro, dall'era preindustriale ai giorni nostri ed esamina come si sono trasformati i concetti di lavoro e tempo libero. Esplorando temi come il rapporto tra lavoro e strutture sociali, il ruolo dei movimenti dei lavoratori nel modellare le condizioni di lavoro e il dibattito sull’equilibrio tra lavoro e vita privata, l’articolo fa luce anche sulle discussioni contemporanee sulla riduzione dell’orario di lavoro e sul miglioramento della qualità della vita.

CONTRAPPUNTI

Fabrizio Patriarca, Edoardo Santoni e Margherita Scarlato riflettono sulla recente tendenza a utilizzare incentivi economici generalizzati per le nuove assunzioni sulla base di un approccio di politica economica che considera il costo del lavoro l’elemento determinante della competitività. Gli autori presentano anche i risultati di un loro lavoro recente da cui risulta che tali politiche hanno effetti perversi sulle performance delle imprese favorendo un’alta intensità di lavoro, una scarsa produttività e bassi salari.

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