{"id":6935,"date":"2024-01-14T21:13:55","date_gmt":"2024-01-14T19:13:55","guid":{"rendered":"https:\/\/eticaeconomia.it\/?p=6935"},"modified":"2024-01-14T21:19:03","modified_gmt":"2024-01-14T19:19:03","slug":"il-potere-delle-grandi-imprese-e-la-disuguaglianza-globale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/eticaeconomia.it\/il-potere-delle-grandi-imprese-e-la-disuguaglianza-globale\/","title":{"rendered":"Il potere delle grandi imprese e la disuguaglianza globale\u00a0"},"content":{"rendered":"\n
Non vi sono molti motivi per essere ottimisti e sull\u2019evoluzione della disuguaglianza a livello globale, e un recente\u00a0rapporto<\/a>\u00a0del Fondo Monetario Internazionale aiuta a dare fondamento a questa affermazione. Una delle regioni per non dichiararsi ottimisti \u00e8 rappresentata dal ruolo che le grandi imprese, soprattutto quelle che operano su scala globale, hanno nel determinare tale disuguaglianza. Un ruolo che non sempre \u00e8 adeguatamente considerato da questo punto di vista e che \u00e8 sicuramente rilevante almeno per due motivi. Il primo: le grandi imprese, attraverso la riorganizzazione globale della produzione e dello sviluppo, incidono pesantemente sulla distribuzione di redditi e ricchezze a livello geografico. Il secondo: quelle stesse imprese godono di un potere tendenzialmente monopsonistico nei vari mercati del lavoro che acuisce lo squilibrio tra capitale e lavoro, non solo nei paesi avanzati ma anche in quelli a medio reddito, e contribuisce a ridurre la quota del reddito che va al lavoro. A ci\u00f2 si pu\u00f2 aggiungere almeno la massiccia evasione fiscale che molte di queste imprese, anche grazie al loro potere, praticano, come documenta la prima edizione del Global Tax Evasion Report, pubblicata lo scorso novembre e di cui sul\u00a0Menab\u00f2\u00a0<\/em>si sono gi\u00e0 occupati Subioli e\u00a0Maslennikov<\/a>. Tutto ci\u00f2 spinge alla considerazione che non si pu\u00f2 trascurare il potere, anche monopsonistico, delle grandi imprese se si intende ridurre le disuguaglianze globali.\u00a0<\/p>\n\n\n\n La crescita economica dagli anni Ottanta in poi si \u00e8 caratterizzata anche per i processi di integrazione delle economie attraverso i global production networks <\/em>(GPN), spesso dominati da potenti multinazionali (Gereffi, 2016), che si sono sviluppati in coincidenza con il declino della disuguaglianza media tra paesi ma anche con l\u2019emergere di profonde disuguaglianze sia territoriali sia all\u2019interno di singoli paesi. <\/p>\n\n\n\n A quest\u2019ultimo riguardo, come ha di recente illustrato il World Inequality Report<\/em> , la disuguaglianza \u00e8 particolarmente acuta nei paesi delle regioni pi\u00f9 povere del Sud-Est Asiatico, dell\u2019Africa, del Medio Oriente e dell\u2019America Latina. La figura 1 illustra il rapporto, a livello nazionale, tra il reddito medio del 10 percento pi\u00f9 ricco e quello del 50 percento pi\u00f9 povero.<\/p>\n\n\n\n Figura 1<\/p>\n\n\n