IN QUESTO NUMERO

Cintia Russo argomenta che Papa Francesco ha trasformato il rapporto tra Chiesa e periferie, e lo ha fatto anche sostenendo i curas villeros, sacerdoti impegnati nelle villas miseria argentine. Il suo pontificato ha dato una dimensione globale a un’etica delle periferie fondata su prossimità, inclusione e giustizia sociale. Questo articolo analizza il legame tra Papa Francesco e i margini, rivelando una pastorale incarnata che continua a ispirare le comunità in tutto il mondo.
Cintia Russo argomenta che Papa Francesco ha trasformato il rapporto tra Chiesa e periferie, e lo ha fatto anche sostenendo i curas villeros, sacerdoti impegnati nelle villas miseria argentine. Il suo pontificato ha dato una dimensione globale a un’etica delle periferie fondata su prossimità, inclusione e giustizia sociale. Questo articolo analizza il legame tra Papa Francesco e i margini, rivelando una pastorale incarnata che continua a ispirare le comunità in tutto il mondo.
Stefano Fassina sostiene che l’ “Economia di Francesco” non si è distinta per trasgressione, come argomenta chi punta a essiccare la sua semina, ma per efficacia pastorale: sulla scia dei suoi predecessori fino a Leone XIII, è stato dentro l’ ‘Occidente esteso’ fonte unica per autorevolezza personale e potenza dell’istituzione incarnata, di pensiero critico animato da visione umanistica. In una fase di asfissiante conformismo per la neutralizzazione tecnica dei saperi, ha risvelato l’economia come scienza morale e disciplina politica.
Stefano Fassina sostiene che l’ “Economia di Francesco” non si è distinta per trasgressione, come argomenta chi punta a essiccare la sua semina, ma per efficacia pastorale: sulla scia dei suoi predecessori fino a Leone XIII, è stato dentro l’ ‘Occidente esteso’ fonte unica per autorevolezza personale e potenza dell’istituzione incarnata, di pensiero critico animato da visione umanistica. In una fase di asfissiante conformismo per la neutralizzazione tecnica dei saperi, ha risvelato l’economia come scienza morale e disciplina politica.
Luca Salvatici, nell’articolo che ri-pubblichiamo per ricordalo, analizza il ritorno dei dazi doganali come strumento di politica commerciale, reso attuale dalle recenti misure adottate dagli USA e dall'UE nei confronti delle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. Salvatici ricorda che i dazi proposti dalla Commissione UE sono differenziati sulla base del sostegno pubblico alle singole aziende e probabilmente influenzeranno gli investimenti più che le importazioni e osserva che il compito della UE di disegnare una politica industriale per un settore strategico non è facile.
Luca Salvatici, nell’articolo che ri-pubblichiamo per ricordalo, analizza il ritorno dei dazi doganali come strumento di politica commerciale, reso attuale dalle recenti misure adottate dagli USA e dall'UE nei confronti delle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. Salvatici ricorda che i dazi proposti dalla Commissione UE sono differenziati sulla base del sostegno pubblico alle singole aziende e probabilmente influenzeranno gli investimenti più che le importazioni e osserva che il compito della UE di disegnare una politica industriale per un settore strategico non è facile.
Elena Paparella critica la proposta avanzata nel Rapporto Draghi, di istituire un’Autorità per l’industria della Difesa nell’UE, secondo il tipico modello funzionalista della regolazione sovranazionale di un settore di mercato. Paparella ritiene che la difesa e l’industria delle armi siano materie strettamente connesse alla funzione di governo, sottolinea la necessità di un contraltare politico per questa istituenda Autorità e propone che sia il Parlamento europeo a svolgere questa funzione, a condizione di una diversa legittimazione e con maggiori poteri.
Elena Paparella critica la proposta avanzata nel Rapporto Draghi, di istituire un’Autorità per l’industria della Difesa nell’UE, secondo il tipico modello funzionalista della regolazione sovranazionale di un settore di mercato. Paparella ritiene che la difesa e l’industria delle armi siano materie strettamente connesse alla funzione di governo, sottolinea la necessità di un contraltare politico per questa istituenda Autorità e propone che sia il Parlamento europeo a svolgere questa funzione, a condizione di una diversa legittimazione e con maggiori poteri.

FOCUS

Marilena Giannetti e Rama Dasi Mariani, in occasione del convegno organizzato per ricordare Mario Nuti che si è svolto il 7 aprile 2025 alla Sapienza, dialogano (in via immaginaria) con lui sul tema delle migrazioni internazionali partendo da una rilettura dei suoi appunti sul tema e cercando di aggiungere alcune considerazioni sulle politiche di contrasto ai flussi migratori, che sono diverse da quelle che aveva proposto Nuti e sulle quali sarebbe stato interessante confrontarsi con lui.

FOCUS

Giuseppe De Arcangelis ricorda che i dazi imposti dall’amministrazione Trump il 2 aprile – e poi sospesi e ridotti – colpiscono una parte molto consistente del commercio in beni degli USA con rilevanti implicazioni macroeconomiche e finanziarie. De Arcangelis analizza le conseguenze che potranno aversi sul dollaro e, in particolare sulla sua possibile perdita di centralità come valuta di riferimento internazionale e bene rifugio. E si chiede se questo potrebbe rappresentare un’occasione per l’euro.

FOCUS

Renzo Daviddi critica la strategia per la difesa dell'Unione Europea, contesta la militarizzazione proposta e evidenzia le carenze del recente Libro Bianco della Commissione Europea, affermando che aumentare le spese militari non risolve le sfide politiche e istituzionali dell'UE. Daviddi propone di impegnarsi in iniziative di pace e benessere sociale, con una nuova "Agenda Europea" che dia priorità a coesione sociale, crescita economica e con una politica estera inclusiva.

CONTRAPPUNTI

Maurizio Franzini riflette sul progetto di ecologia integrale di Papa Francesco e sugli ostacoli alla sua realizzazione. Basandosi su alcuni sondaggi Franzini sostiene che la quota di popolazione che si dichiara preoccupata per la natura e per l’ambiente è molto alta e questo limita le prospettive di successo di una strategia diretta principalmente a convincere della necessità del progetto. I problemi sono soprattutto altri e riguardano i costi da sopportare, la necessità di favorire l’azione collettiva e i potentissimi interessi a favore della conservazione.

Menabò

edizioni PRECEDENTI

Menabò n. 236/2025

26 Aprile 2025

Menabò n. 235/2025

13 Aprile 2025

Menabò n. 234/2025

31 Marzo 2025

Menabò n. 233/2025

15 Marzo 2025

Menabò n. 232/2025

2 Marzo 2025

Menabò n. 231/2025

15 Febbraio 2025

multimedia

ULTIMO VIDEO

Recovery Plans in Europa: dalle parole ai fatti

Aggiornamenti

SEGUICI SUI SOCIAL

da seguire

EVENTI ed appuntamenti

Nessun evento in programma