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Nuova austerità alle porte? Un’analisi delle nuove regole fiscali europee*

Dario Guarascio e Francesco Zezza sintetizzano i principali risultati di uno studio diretto a verificare le previsioni della Commissione Europea sugli effetti delle nuove regole fiscali europee. I risultati, ottenuti effettuando una serie di simulazioni basate sul modello attualmente in uso presso la Commissione, mostrano che gli effetti negativi su Pil e debito pubblico dei vincoli di spesa imposti agli Stati membri possono essere più severi di quanto previsto dalla Commissione, soprattutto per i paesi ad alto debito come l’Italia.
Dario Guarascio e Francesco Zezza sintetizzano i principali risultati di uno studio diretto a verificare le previsioni della Commissione Europea sugli effetti delle nuove regole fiscali europee. I risultati, ottenuti effettuando una serie di simulazioni basate sul modello attualmente in uso presso la Commissione, mostrano che gli effetti negativi su Pil e debito pubblico dei vincoli di spesa imposti agli Stati membri possono essere più severi di quanto previsto dalla Commissione, soprattutto per i paesi ad alto debito come l’Italia.
Sergio De Nardis e Cristina Pensa esaminano l’evoluzione delle esportazioni italiane nel corso degli ultimi dieci anni, confrontandola con quella dei due principali partner europei, Germania e Francia. De Nardis e Pensa distinguono il ruolo che hanno dei fattori estensivi e di quelli intensivi e sostengono anche che il cambiamento strutturale delle imprese esportatrici italiane è stato di grande rilevanza e molto più accentuato rispetto a quello delle imprese francesi e tedesche.
Sergio De Nardis e Cristina Pensa esaminano l’evoluzione delle esportazioni italiane nel corso degli ultimi dieci anni, confrontandola con quella dei due principali partner europei, Germania e Francia. De Nardis e Pensa distinguono il ruolo che hanno dei fattori estensivi e di quelli intensivi e sostengono anche che il cambiamento strutturale delle imprese esportatrici italiane è stato di grande rilevanza e molto più accentuato rispetto a quello delle imprese francesi e tedesche.
Roberto Tamborini si chiede quando, come e perché l'Italia abbia accumulato un così alto debito pubblico (in rapporto al PIL). Dopo aver ricordato che nel 1970 quel rapporto era solo del 37,9% Tamborini esamina il ruolo della spesa per interessi, della crescita reale e nominale del PIL e dei saldi fiscali primari, giungendo a due conclusioni: i) la "disattenzione" per la stabilità fiscale è nata ed è finita con la Prima Repubblica; ii) ridurre solo per via fiscale un debito elevatissimo è impegnativo e rischioso per l'economia e la società.
Roberto Tamborini si chiede quando, come e perché l'Italia abbia accumulato un così alto debito pubblico (in rapporto al PIL). Dopo aver ricordato che nel 1970 quel rapporto era solo del 37,9% Tamborini esamina il ruolo della spesa per interessi, della crescita reale e nominale del PIL e dei saldi fiscali primari, giungendo a due conclusioni: i) la "disattenzione" per la stabilità fiscale è nata ed è finita con la Prima Repubblica; ii) ridurre solo per via fiscale un debito elevatissimo è impegnativo e rischioso per l'economia e la società.
Maurizio Franzini e Lisa Magnani prendendo spunto dal recente mancato rinnovo della concessione governativa per lo sfruttamento della miniera di uranio di Jabiluka in Australia riflettono sui numerosi problemi che pone l’estrazione dei minerali dal sottosuolo e che nascono dal conflitto tra potenti interessi economici e delicate questioni sociali e ecologiche. I due autori sottolineano, inoltre, il rischio che l’estrazione dei minerali necessari per la transizione ecologica aggravi quei problemi.
Maurizio Franzini e Lisa Magnani prendendo spunto dal recente mancato rinnovo della concessione governativa per lo sfruttamento della miniera di uranio di Jabiluka in Australia riflettono sui numerosi problemi che pone l’estrazione dei minerali dal sottosuolo e che nascono dal conflitto tra potenti interessi economici e delicate questioni sociali e ecologiche. I due autori sottolineano, inoltre, il rischio che l’estrazione dei minerali necessari per la transizione ecologica aggravi quei problemi.

FOCUS

Paola Biasi e Maria De Paola esaminano come si distribuiscono in Italia i “costi” della genitorialità e trovano che sono tutti a carico delle madri. Dalla loro analisi risulta che a seguito della maternità le lavoratrici italiane sperimentano una penalizzazione nelle loro retribuzioni e cresce la probabilità che esse escano dal mercato del lavoro. Effetti simili non si rilevano per i padri. Appare pertanto necessaria una divisione più equa dei carichi di cura per ridurre questi divari.

FOCUS

Silvana Cirillo ci offre un intenso ricordo di Teresa Mattei che conobbe, giovanissima, a casa di Cesare Zavattini e con cui intrattenne un lungo, impagabile rapporto. Cirillo ricostruisce le principali vicende della straordinaria vita di Teresa: fu giovanissima partigiana ed ebbe un ruolo importante nella Resistenza, fondò i “Gruppi di difesa della donna”, fu la più giovane delle 21 donne chiamate a concepire la nostra Costituzione e fu fondamentale il suo contributo per l’art. 3 sulla disuguaglianza. E difese sempre i diritti dei bambini e delle donne.

CONTRAPPUNTI

Angelo Marano prende spunto dall’esperienza delle politiche sociali - competenza esclusiva delle Regioni dal 2001 - per riflettere sulla nuova legge sull’autonomia differenziata. L'individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni nel Sociale (LEPS), sostiene Marano, si è rivelata particolarmente ardua e, in loro assenza, il sistema dei servizi sociali si è sviluppato poco e con forti differenze territoriali. La legge 86 aggiunge nuovi rischi: dal blocco dei decreti di individuazione dei LEPS alla cancellazione dei fondi sociali nazionali.

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