ALL'INTERNO DEL

Menabò n. 206/2024

5 Gennaio 2024

PISA 2022, l’Italia si avvicina ai Paesi OCSE o sono i Paesi OCSE che si avvicinano all’Italia?

Patrizia Falzetti esamina i risultati dell’indagine PISA 2022 e sostiene che essi sollecitano riflessioni molto interessanti e al contempo preoccupanti. Falzetti nota che la posizione dell’Italia rispetto alla media dei Paesi OCSE non è molto diversa da quella degli ultimi anni, ma il nostro paese detiene il primato negativo per quello che riguarda le differenze di genere. Emergono, comunque, difficoltà in tutti i Paesi OCSE, che non possono essere spiegate soltanto con il periodo della pandemia.

Ogni tre anni (4 anni dal prossimo ciclo), a partire dal 2000 l’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) tramite l’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) fornisce dati comparabili a livello internazionale sugli esiti di apprendimento in alcuni ambiti fondamentali degli studenti e delle studentesse 15-enni.

PISA è un’indagine triennale condotta su studenti e studentesse di circa quindici anni di tutto il mondo (in particolare 37 Paesi OCSE e 44 economie partner) che rileva in che misura abbiano acquisito conoscenze e competenze fondamentali per partecipare pienamente alla vita sociale ed economica. In particolare, PISA misura la capacità degli studenti e delle studentesse di attingere da ciò che hanno imparato e applicarlo in situazioni realistiche di apprendimento e di vita, anche in contesti sconosciuti, sia dentro che fuori la scuola.

Ogni edizione dell’Indagine, pur misurando sempre le competenze in Lettura, Matematica e Scienze, ha un focus principale su una di queste materie. L’indagine PISA 2022 ha avuto come oggetto principale di osservazione la Matematica, con Lettura e Scienze come aree di rilevazione secondarie, pensiero creativo come ambito innovativo e literacy Finanziaria come opzione internazionale. I contenuti dei tre domini principali sono quelli di seguito indicati.

La Matematica è definita come “la capacità degli studenti di ragionare matematicamente e di formulare, utilizzare e interpretare la matematica per risolvere problemi in una varietà di contesti reali. Essa comprende concetti, procedure, fatti e strumenti per descrivere, spiegare e prevedere i fenomeni. Aiuta gli individui a prendere decisioni e giudizi fondati e a diventare cittadini del XXI secolo costruttivi, impegnati e riflessivi”

La lettura è definita come “la capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere su e confrontarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società”

La literacy scientifica è definita come “la capacità degli studenti di confrontarsi con le questioni scientifiche e con le idee della scienza, come cittadini riflessivi. Una persona con un adeguato livello di literacy scientifica è disposta a impegnarsi in un discorso ragionato sulla scienza e sulla tecnologia, che richiede le competenze necessarie per spiegare i fenomeni in modo scientifico, valutare e progettare un’indagine scientifica e interpretare dati e prove in modo scientifico”.

Un primo sguardo ai risultati medi in merito ai tre ambiti indagati, Matematica, Lettura e Scienze permette di avere una idea generale della situazione dell’Italia rispetto ai Paesi OCSE partecipanti all’indagine. 

Come si evince dalle tavole 1, 2 e 3 in Matematica il punteggio italiano è in linea con i paesi dell’area OCSE che hanno partecipato all’indagine; in Lettura, invece, gli studenti delle scuole italiane ottengono un punteggio superiore (in modo statisticamente significativo) alla media OCSE, mentre in Scienze, viceversa, il punteggio ottenuto è risultato inferiore (in modo statisticamente significativo) alla media OCSE.

Tavola 1: Risultati in Matematica

Ripartizione geograficaPunteggio medioDeviazione standard
Punteggio medioE.S.D.SE.S.
Italia471(3,1)89(1,6)
Media OCSE472(0,4)90(0,2)

Tavola 2: Risultati in Lettura

Ripartizione geograficaPunteggio medioDeviazione standard
Punteggio medioE.S.D.SE.S.
Italia482(2,7)92(1,3)
Media OCSE476(0,5)101(0,3)

Tavola 3: Risultati in Scienze

Ripartizione geograficaPunteggio medioDeviazione standard
Punteggio medioE.S.D.SE.S.
Italia477(3,2)93(1,7)
Media OCSE485(0,4)97(0,3)

I punteggi medi offrono solo una prima immagine sintetica dei risultati degli studenti e delle studentesse delle nostre scuole, ma è opportuno cercare di approfondire gli esiti con analisi più articolate. Molto interessante è lo studio della distribuzione degli studenti nei diversi livelli di competenza che verrà esposta subito dopo l’analisi delle differenze di genere nei tre dominii in PISA 2022. 

In Matematica (tavola 4), dominio principale, emerge una differenza a favore dei ragazzi di 21 punti, più del doppio di quella che emerge dai dati riferiti a tutti i Paesi OCSE, per i quali la differenza a favore dei maschi è di soli 9 punti. 

Tavola 4: Risultati di Matematica per genere

(In grassetto le differenze significative)

Ripartizione geograficaRisultato in Matematica FemmineRisultato in Matematica MaschiDifferenza in Matematica tra Maschi e Femmine
Punteggio medioE.S.Punteggio medioE.S.Diff. punteggioE.S.
Italia461(2,8)482(4,0)21(3,5)
Media OCSE468(0,4)477(0,5)9(0,5)

In Lettura (tavola 5) il vantaggio è a favore delle ragazze con 19 punti in più rispetto ai loro colleghi maschi. Da notare che le ragazze appartenenti ai paesi OCSE hanno un vantaggio di 24 punti rispetto ai loro colleghi maschi. 

Tavola 5: Risultati di Lettura per genere

(In grassetto le differenze significative)

Ripartizione geograficaRisultato in Lettura FemmineRisultato in Lettura MaschiDifferenza in Lettura tra Maschi e Femmine
Punteggio medioE.S.Punteggio medioE.S.Diff. punteggioE.S.
Italia491(2,9)472(3,7)-19(3,8)
Media OCSE488(0,5)464(0,6)-24(0,6)

Per la literacy scientifica (tavola 6) invece non emergono differenze significative tra maschi e femmine, sia rispetto al dato nazionale che rispetto al dato OCSE. Occorre tenere presente che 20 punti PISA corrispondono orientativamente a un anno di scolarizzazione, pertanto, sia per le ragazze rispetto alla Matematica che per i ragazzi rispetto alla Lettura c’è un divario di risultato pari a un intero anno di scuola. Pur con le cautele che tali tipi di analisi richiedono, è del tutto evidente che le distanze tra i maschi e le femmine, in una direzione e nell’altra, sono troppo elevate, soprattutto se si considera che l’indagine PISA rileva le competenze di base che dovrebbero essere possedute da tutti e da ciascuno in uguale misura.

Tavola 6: Risultati di Scienze per genere

(In grassetto le differenze significative)

Ripartizione geograficaRisultato in Lettura FemmineRisultato in Lettura MaschiDifferenza in Lettura tra Maschi e Femmine
Punteggio medioE.S.Punteggio medioE.S.Diff. punteggioE.S.
Italia474(3,0)481(4,2)7(3,6)
Media OCSE485(0,5)485(0,6)0(0,6)

Come anticipato i livelli di competenza possono darci informazioni più dettagliate poiché consentono di distinguere tra studenti più o meno preparati. Per tutti i domini di indagine, il livello minimo di competenza è considerato il Livello 2. Gli studenti che si collocano in questo livello riescono a compiere facili operazioni matematiche, di lettura e scientifiche attingendo a conoscenze di base apprese a scuola. 

A livello internazionale, gli studenti che non raggiungono il Livello 2 sono convenzionalmente denominati low performer; quelli che invece raggiungono i livelli più alti (Livello 5 e superiore) sono convenzionalmente denominati top performer. I low performer, quindi, non posseggono le competenze minime richieste per svolgere compiti essenziali, mentre gli studenti i top performer hanno competenze elevate che permettono loro di svolgere i compiti più complessi e astratti.

Osservando la distribuzione nel tempo degli studenti italiani in questi due “raggruppamenti” emerge un quadro abbastanza preoccupante.

Andando per punti si osservano per primi i risultati di Matematica (Figure 1 e 2).

low performer sono sempre in percentuali superiori alla media OCSE[1]. Sicuramente si osserva un miglioramento nel tempo in termini di differenza dai Paesi OCSE, ma non può essere visto come un dato positivo poiché il miglioramento dell’Italia è dovuto fondamentalmente a un peggioramento degli altri Paesi. Tra i 2003 e il 2022 si è passati dal 31,9% al 29,6% di studenti low performer, quindi sostanzialmente una diminuzione del 2,3%. Per contro la media dei Paesi OCSE passa dal 20,7% al 27,7%, quindi un +7% di studenti in difficoltà.

Figura 1: Percentuale low performer in Matematica nel tempo

Dai grafici emerge lo stesso andamento per gli studenti top performer ovvero, una situazione che vede l’Italia con percentuali sempre inferiori a quelle dei Paesi OCSE, ma con una differenza che si assottiglia nel tempo. Anche in questo caso però la diminuzione della distanza è dovuta al crollo della percentuale di studenti top performer nei Paesi OCSE che passa dal 15% del 2003 al 9,6% del 2022. Osservando solo il 2003 e il 2022 la percentuale italiana rimane identica e pari al 7%.

Figura 2: Percentuale top performer in Matematica nel tempo

Passiamo a Lettura (Figure 3 e 4). La percentuale di low performer è inferiore alla media OCSE solo nell’ultimo anno (-2,8%), altrimenti dal 2009, anno in cui la differenza era maggiore (+3,9% di studenti low performer), si è mantenuta una media del 2,5% di studenti in più rispetto alla media OCSE.

Figura 3: Percentuale low performer in Lettura nel tempo

Osservando i top performer, invece, non c’è l’elemento sorpresa del 2022: la percentuale di studenti italiani che si trovano ai livelli più alti è costantemente al di sotto della media OCSE, con valori che oscillano di anno in anno da -2,5% a -4,1%.

Figura 4: Percentuale top performer in Lettura nel tempo

Passiamo infine a Scienze (Figure 5 e 6). Cambia il dominio indagato, ma non cambiano le conclusioni, alle quali si giunge. Le percentuali di low performer in Italia sono sempre superiori a quelli dei Paesi OCSE, anche in questo caso, la differenza iniziale del 2006 pari al 7,2% a sfavore dell’Italia diventa nel 2022 pari all’1,4%, ma mentre gli studenti low performer italiani diminuiscono dell’1,4%, quelli dei Paesi OCSE aumentano del 4,4%.

Figura 5: Percentuale low performer in Scienze nel tempo

In Scienze l’andamento dei top performer italiani non è costante. L’unico aspetto che si conferma nel tempo è rappresentato dal posizionamento al di sotto della media OCSE. Tra l’altro, Scienze è l’unico dominio rispetto al quale la media OCSE non subisce particolari variazioni nel corso degli anni. 

Figura 6: Percentuale top performer in Scienze nel tempo

In conclusione, osservando i risultati medi emerge una situazione degli studenti italiani in linea con i Paesi OCSE per la Matematica, leggermente migliore per la Lettura e inferiore per le Scienze. Scendendo a osservare le differenze di genere emerge un quadro molto sbilanciato per entrambe le categorie; infatti, sia per le ragazze rispetto alla Matematica sia per i ragazzi rispetto alla Lettura c’è un divario di risultato di circa 20 punti che corrisponde a un intero anno di scuola. Questa differenza risulta difficile da spiegare, tanto meno da giustificare, soprattutto se si considera che l’indagine PISA rileva competenze di base che dovrebbero essere possedute da chiunque in uguale misura. Inoltre, se da un lato tali differenze si riscontrano in quasi tutti i paesi partecipanti all’indagine PISA, l’Italia vanta un primato non invidiabile, ossia l’entità di queste differenze che è tra le più alte. Infine, ma non da ultimo, l’osservazione dei risultati rispetto ai livelli di competenza che permettono di individuare studenti low e top performer rivela una situazione particolarmente complessa; nel tempo la percentuale di studenti low e top performer in Italia è sostanzialmente stabile e questo è vero in tutti i domini indagati, quindi l’auspicata riduzione di studenti in difficoltà e l’aumento di studenti più preparati non si è purtroppo verificato.

Le brevi analisi proposte forniscono un quadro generale piuttosto preoccupante per tutti i paesi occidentali dell’OCSE che vedono consistenti peggioramenti nei loro risultati. Il miglioramento dell’Italia è solo di posizionamento relativo e quindi non deve essere ridotta la tensione al miglioramento la cui necessità rimane invariata rispetto al passato. È del tutto evidente una situazione di difficoltà per tutti i paesi OCSE occidentali che deve indurre una riflessione profonda, in primo luogo di natura pedagogica. Certamente la pandemia può avere contribuito a questo abbassamento dei risultati, ma le ragioni vanno cercate anche altrove, nelle scelte effettuate che non paiono dare i frutti auspicati. Come sempre avviene, i dati non sono la soluzione dei problemi e non possono sostituire le idee, ma possono aiutare molto a trovarne di buone.


[1] Sono stati considerati i punteggi medi OCSE di 23 paesi, a esclusione di Austria, Cile, Colombia, Costa Rica, Estonia, Israele, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

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