Stefania Lucchini
Nato con la Legge n. 232/2016 per incentivare la fruizione dei nidi pubblici e privati dei bambini al di sotto dei tre anni di età, il “Bonus asilo nido” prevede un rimborso da parte dell’Inps che va da un massimo mensile pari a 272,73€ per 11 mensilità per la prima fascia ISEE (fino a 25mila €) ad un minimo di 136,37€ mensili per la fascia ISEE più alta (oltre 40mila €) o in caso assenza di presentazione dell’indicatore.
Quanti accedono al Bonus asilo nido? Come mostrato nel XXII rapporto INPS, il numero di minori beneficiari del Bonus, così come l’importo medio, è cresciuto nel tempo. Nel 2017, anno di prima applicazione della misura, il numero di minori a cui è stato fornito un contributo per almeno una mensilità di asilo nido è stato pari a circa 75mila, nel 2019 ha raggiunto quasi i 290mila. Dopo la flessione del 2020 dovuta alla pandemia, il valore è di nuovo aumentato: nel 2022, ultimo dato disponibile anche se provvisorio, si registra un numero di beneficiari pari a circa 425mila, quasi il 50% in più rispetto al 2019.
Numero di minori beneficiari di Bonus asilo nido e importo medio mensile della prestazione
Tra i punti di forza della prestazione erogata dall’Inps, si segnala la reingegnerizzazione della procedura informatica che ha permesso l’introduzione di una “call to action”, già a partire dall’annualità 2022, attraverso la quale, per accelerare le istruttorie e velocizzare i pagamenti della prestazione, l’utente può autocertificare l’importo richiesto. L’introduzione della “call to action”, fermi restando eventuali controlli in materia di autocertificazioni, ha consentito di ridurre significativamente i tempi medi per la liquidazione delle rate che oggi avviene in modo quasi “automatico”.
Dall’analisi del tasso di ricorso alla prestazione – inteso come rapporto tra coloro che hanno beneficiato del bonus asilo nido e il totale della platea di riferimento (bambini da 0 a 36 mesi beneficiari di Assegno Unico Universale) -, emerge che poco più di un terzo (il 34%) dei bambini usufruisce del bonus asilo nido. La Sardegna, come si è detto, presenta un tasso di ricorso alla prestazione più alto rispetto a tutte le altre regioni (46%): come emerge anche dal rapporto ISTAT (Istat- Nidi e servizi educativi per bambini tra 0 e 6 anni: un quadro d’insieme. Anno 2022). La Sardegna risulta avere, sia in termini di servizi offerti sia in termini di spesa pro-capite dei Comuni, caratteristiche più simili alle regioni dell’Italia del centro-nord, piuttosto che alle altre regioni del Mezzogiorno. Il più basso tasso di ricorso al Bonus si registra in Calabria (18%), probabilmente anche a causa della carenza di servizi educativi per la prima infanzia.
Tasso di ricorso alla prestazione per regione e per tipologia di asilo frequentato. Anno 2022
Quanto è l’importo medio erogato dall’INPS?
A livello nazionale l’importo medio mensile del Bonus, nel 2022, risulta pari a 213€ se il minore frequenta un nido privato e pari a 189€ se frequenta un nido pubblico. L’importo erogato dall’INPS è funzione dell’ISEE minorenni e diversamente da quanto accade per l’Assegno Unico Universale la norma non prevede un meccanismo di adeguamento all’inflazione delle soglie e degli importi. Con riferimento ai nidi privati, la Sardegna risulta essere la regione con l’importo medio mensile del Bonus più alto: 233€. Il valore più basso si registra in Trentino-Alto Adige, con un importo medio pari a 185€. Per quanto riguarda i nidi pubblici, l’importo medio mensile varia dai 216€ del Veneto ai 146€ della Sicilia.
L’importo del Bonus copre i costi della prestazione? Le rette dei nidi privati sono mediamente più alte del 33% rispetto a quelle dei nidi pubblici: l’importo medio mensile delle fatture presentate per ottenere il Bonus asilo nido dall’Inps è pari a 357€ per i primi e 268€ per gli altri.
Il tasso di copertura dei costi della prestazione, ossia il rapporto tra quanto erogato in media mensile dall’INPS e quanto pagato in media mensile per ciascun minore, risulta pari al 59,7% a livello nazionale per un nido privato, mentre per un nido pubblico tale valore sale al 70,5%.
Tasso di copertura dei costi per provincia. Anno 2022
A livello territoriale il tasso di copertura ha un’altissima variabilità: come emerge dall’analisi delle due cartine, le province in cui risulta più basso sono Milano e Bologna con un valore pari al 38% per chi frequenta un nido privato, mentre per chi frequenta un nido pubblico si rileva un valore pari al 59% nelle province di Parma e Como. Le Province con i tassi di copertura più alti sono quelle di Trapani e Caltanissetta (circa il 93%) per i nidi privati e quelle di Agrigento e Vibo Valentia per i nidi pubblici (entrambe con un 94%).
Considerando che nel 2022 il numero delle nascite in Italia è sceso per la prima volta sotto le 400 mila unità, il Bonus Asilo Nido, insieme ai congedi parentali e all’Assegno Unico Universale, si configura come un importante strumento per incentivare la natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, soprattutto quella femminile, ma andrebbe anche colmata la carenza strutturale di servizi sul territorio e favorito l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia che ad oggi non sono garantiti in modo uniforme in tutto il Paese, come dimostrano i dati Istat, rappresentati nella cartina, sulla distribuzione dei posti nei servizi educativi per la prima infanzia per regione.
Posti nei servizi educativi per la prima infanzia pubblici e privati su 100 bambini 0-2 anni per regione. Anno educativo 2019/2020Fonte: Istat- Nidi e servizi educativi
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